Malocchio: sintomi, come guarire e amuleti

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Il malocchio

IL MALOCCHIO: TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE

Il Malocchio affonda le sue radici nelle più antiche tradizioni popolari ma non è una credenza scientificamente confermata o, perlomeno, non interamente.

Dico e preciso subito questo poiché la scienza – della quale dobbiamo sempre avere il massimo rispetto – non ha strumenti per dimostrare l’esistenza del malocchio ma conferma e accetta tranquillamente che ci siano le cosiddette “guarigioni miracolose” o inspiegabili così come conosce tantissimi casi di malattie nate da cause indecifrabili.

C’è dell’altro: molte patologie, molti malesseri, molte problematiche che affliggono gli individui, non vengono assolutamente chiamate dalla scienza “malocchio” ma, a ben vedere, la stessa scienza medica utilizza rimedi di “purificazione” o “cura dell’anima” che non divergono molto dalle pratiche adottate per eliminare il malocchio stesso.

Mi spiego meglio, a scanso di equivoci. La scienza ha ormai accettato che per uscire da situazioni di crisi personale come quelle che possono essere riconducibili ai sintomi del malocchio, si deve stimolare il proprio corpo all’autoguarigione.

Somministrare un farmaco potentissimo senza che il malato creda che possa guarirlo può fare meno effetto che dare al paziente un farmaco leggerissimo (se non addirittura un placebo) convincendolo che che sia un portento. Questa è la dimostrazione scientifica che ogni guarigione inizia e finisce innanzitutto dentro noi stessi. Ed è proprio lavorare su noi stessi, con l’aiuto delle opportune tecniche, che consente di mettere in campo i migliori modi per curare il malocchio.

Senza stare a parlare adesso delle cause che lo portano a noi, tengo a sottolineare che il malocchio cresce dentro di noi e che sta a noi fare le opportune azioni per sconfiggerlo. La suggestione negativa del malocchio non è solo una manifestazione del malocchio ma è elemento cardine del malocchio stesso!

PERCHE’ SI DICE MALOCCHIO?

Vi siete mai chiesto come perché il malocchio si chiama malocchio? La risposta è affascinante solo in parte dato che è esattamente come ve lo immaginate.

Stando a tutte le traduzioni dalle lingue europee come inglese, francese, spagnolo, tedesco fino al greco antico ed a quelle mediorientali nonché russe che hanno avuto maggiori influenze sulla cultura europea, significa essere visti di “mal occhio”, o – in certi casi – “procurare male da l’occhio”.

Significa, cioè essere guardati male da qualcuno che può avere interesse, quindi, per rancore o per vendetta ma principalmente per invidia, a desiderare il nostro male.

SINTOMI DEL MALOCCHIO E EFFETTI NEGATIVI

Alcuni dei principali sintomi del malocchio che si possono presentare solo alcuni oppure tutti assieme sono: stanchezza, spossatezza, senso di vuoto, nausea, bruciore di stomaco, diarrea, giramenti di testa, mal di testa, eccessiva sonnolenza o insonnia, fischi nelle orecchie, acufeni, incapacità di concentrarsi, pensieri fissi, nervosismo inspiegabile e ingestibile.

Gli effetti negativi del malocchio sono, tipicamente, sfortune a ripetizione, perdita di amicizie, perdita di affetti, senso di impotenza, rassegnazione ma anche problemi di salute di vario tipo, ansia, angoscia e depressione.

L’indebolimenti delle nostre “difese” può portare ad un riforzo di patologie psicosomatiche e può sfociare anche in casi di vere e proprie gravi malattie che la medicina moderna fatica ad individuare rapidamente e/o a curare in modo mirato proprio a causa del mancato equilibrio interiore del paziente.

COME RICONOSCERE IL MALOCCHIO

Non sempre chi ha certi sintomi è necessariamente afflitto dal malocchio. Sicuramente è più debole, ha un’aura meno efficace ed è comunque più esposto al rischio di beccarselo qualora abbia qualche detrattore nei paraggi. E questi non mancano mai. Ve l’assicuro.

Una delle tecniche più famose per riconoscere il malocchio è quella del piatto con olio e acqua.

Il rito prevede il versare 3 gocce d’olio in un litro d’acqua all’interno di un piatto. Se l’olio ha un comportamento regolare, vale a dire si spande “a macchia d’olio”, appunto, solo per il tempo necessario a prendere la propria forma, cioè qualche millesimo di secondo, allora non c’è malocchio.

Se continua ad allargarsi, o continua a muoversi o, peggio ancora, tende a confondersi con l’acqua, allora c’è qualcosa che non va. In certi casi può formare una goccia più grande con attorno delle goccioline più piccole: è un altro dei segnali che c’è il malocchio.

COME FARE IL MALOCCHIO

Come ci si ammala di malocchio? Perché si prende il malocchio? Come fare il malocchio?
Per rispondere a queste domande, dovremmo leggere qualche enciclopedia sull’argomento.
Intanto, mi limito a dire che ci sono sostanzialmente due strade.

La prima è quella del rituale magico. Magia nera o magia rossa sono quelle adottate per inviare il malocchio a qualcuno. Il rito, di per sé, si fonda sulle capacità di concentrazione del mago che, utilizzando oggetti appartenenti alla vittima, può focalizzare una particolare dose di energia negativa.

La seconda strada è quella dell’ odio profondo. Provare odio profondo e riuscire a canalizzarlo verso la vittima, già consente di mettere le basi per fare il malocchio.

L’atto riesce a compiersi nel momento in cui l’ammaliatore riesce a sfruttare lo sguardo (o la parola o il tatto) per entrare in contatto diretto con la vittima.

Non tutti sono, però, hanno le capacità di compiere questa operazione. Si tratta di doti innate e non è possibile impararle. Non solo, praticare questa tecnica espone a dei rischi dato che porta a sviluppare delle quantità anormali di energia negativa.

COME GUARIRE DAL MALOCCHIO

Si può guarire dal malocchio, certamente. Ma si può anche prevenire il malocchio. Soprattutto se ci si sente a rischio per qualche ragione.

La prevenzione passa da riti, oggetti e gesti quotidiano. La cura passa attraverso amuleti speciali, talismani e riti particolari.

RITI, GESTI e OGGETTI CONTRO IL MALOCCHIO

Oltre ai classici amuleti (vedi sotto), esistono anche dei veri e proprio riti per prevenire il malocchio.

Tra questi riti, quelli meno complessi e articolati riguardano la gestualità. Toccare ferro. Toccare legno. Toccare i genitali. Toccare pietre. Toccare un’immagine cara. Toccare un’immagine sacra. Toccare un oggetto che per noi ha un particolare valore simbolico. Vestirsi di rosso o addobbare la casa di rosso.

Queste azioni sono dei piccoli riti scaramantici che possono aiutarci a mantenere il corretto equilibrio energetico interiore e a proteggersi dal malocchio.

In generale, l’obiettivo deve essere quello di “sentire” la nostra aura e di riuscire a percepirne un’eventuale indebolimento.

Sono molto utili esercizi quotidiani di concentrazione e meditazione. A volte basta solo dire una preghiera prima di andare a letto e appena svegli.

Ognuno può e deve trovare la propria strada. L’importante è riuscire a generare sicurezza, sicurezza in sé, ottimismo, fiducia, entusiasmo nella vita e, magari, gioia e felicità.

La prevenzione, inoltre, prevede il vivere in ambienti purificati. In poche parole, tenete in ordine, tenete pulito, igienizzate con elementi naturali (ottimo è il sale) e tenete illuminato.

PREGHIERA DI SAN CIPRIANO CONTRO IL MALOCCHIO

Ringrazio il sito
http://www.menphis75.com/preghiera_s.cipriano.htm

che ha riportato l’orazione scritta da San Cipriano e che viene considerata oggigiorno come una delle più importanti preghiere per togliere il malocchio! Vi invito a cliccare per leggere la versione integrale.

Al termine della preghiera, si devono fare 3 croci sulla fronte della vittima del malocchio per sette volte con l’olio che è stato messo nel piatto con l’acqua (3 gocce d’olio in 1 litro d’acqua). Poi si butta lontano il liquido che resta.

Si gettano poi altre 3 gocce d’olio in un piatto con l’acqua e si controlla se la situazione si è normalizzata. In caso contrario, è opportuno ripetere il rito tante volte quanto necessario. Dopo tre volte senza successo, si consiglia di “tagliare” le gocce d’olio con delle forbici.

Qui sotto, invece, riporto una versione “ridotta” della preghiera contro il malocchio che può essere imparata a memoria ed utilizzata per la meditazione e per la purificazione ripetendola a bassa voce in ambiente pulito, silenzioso e scarsamente illuminato.

E’ divisa in tre parti fondamentali: pentimento, lode a dio e scongiuro. Lo scongiuro può essere ripetuto per 3 volte.

[PENTIMENTO]

O Altissimo Padre il quale sei il mio Dio forte e potente, il quale abiti nel gran lume, e sei Santo, e lodevole! Conoscesti la mia iniquità per la quale sono stato in potestà del “demonio”.
Io [dire il proprio nome] misero peccatore per la grazia di Gesù Cristo, prego e domando perdono.

O mio Dio Onnipotente accetta queste suppliche, e fa sì che con piena Tua mano piovano sul Tuo servo le Tue benedizioni.
Io [dire il proprio nome] misero peccatore per la grazia di Gesù Cristo, prego e domando perdono.

O Signore mio Gesù Cristo, ti domando che Tu mi conceda il Tuo amore, Tu che sei parola dell’Altissimo Padre
Io [dire il proprio nome] misero peccatore per la grazia di Gesù Cristo, prego e domando perdono.

TI domando che si rompano i legami delle nubi, e discenda la pioggia sopra la terra e gli alberi diano i loro frutti
E se alcuno uomo o donna avesse qualche ombra dì spirito maligno, o malia, per la quale facesse del male agli altri suoi simili, ogni sua virtù sia disfatta e, nel Nome del Santissimo Tuo Gesù Cristo, fugga da costoro ogni maligno spirito ed ogni malia o fantasma.

O Signore mio: guardaci dal “demonio” e da ogni suo inganno, per il Santo Tuo Nome grande e sempre glorificato.
Io [dire il proprio nome] misero peccatore per la grazia di Gesù Cristo, prego e domando perdono.

[LODE A DIO]

O Signore Iddio fa sì che nessuno possa contrastare il tuo intervento verso il maledetto “demonio”, verso alcun legame o fattura, o mal uomo o mala donna, o mal occhio o mal incontro che voglia darci noia.

E non possa contristare né nuocere il servo Tuo, né alcun di quelli che ti chiameranno in aiuto.

Per la virtù di quel glorioso Angelo, il quale discese re nella Città di Nazaret a Maria Vergine e per la virtù di quei Cherubini e Serafini, i quali stanno sempre intorno alla Sedia dell’Altissimo Iddio, guarda e libera il servo Tuo da ogni fattura e da ogni mal pensiero dei nemici.
Per l’orazione degli Angeli, i quali sono riuniti in tutto il mondo, così libera questa casa e tutti quelli che abitano in essa da tutti i mali, che fanno i malvagi uomini o le maledonne.

[SCONGIURO]

Io ti scongiuro maligno spirito. Che sia maledetta ogni opera del maledetto “demonio”, ogni suo senso ed ogni sua fatica.
Che non possa avere potestà di nuocere ad alcuna persona la quale confida in Dio.

Io ti scongiuro maligno spirito, che tu non abbi potestà sopra di questo servo di Dio Nostro. Io ti scongiuro che né di giorno, né di notte abbi potestà sopra di lui.

Io ti scongiuro maligno spirito per il nome dì Dio, per la virtù di colui che non ha principio né fine. Per lo splendore dell’Altissimo e per la virtù del Signore dei Signori.

Amen

AMULETI CONTRO IL MALOCCHIO

Per rafforzare la nostra forza interiore e tenere a bada il malocchio esistono diverse soluzioni. Quella che indubbiamente funziona meglio è avere un amuleto.

Ve ne sono di diverse fatture, estrazioni e materiali. La prima regola da scegliere è quella di prenderne uno che vi piaccia. Ciò non vuol dire che deve essere “bello”. Vi può piacere anche solo perché vi è stato regalato o donato da una persona cara o che stimate.

Su questo punto è bene soffermarsi. Al di là di quello che potrete leggere e credere, la forza dell’amuleto sta nel valore simbolico che gli si associa.

Proseguendo la lettura di questo paragrafo, troverete ciò che viene ritenuto da millenni e da varie culture come metodo più efficace di amuleto. Va benissimo, per carità. Ma un amuleto non è nulla senza il valore e l’energia che gli associa.

Tanto per fare un esempio: una signora ha usato come amuleto un piccolo pupazzetto di plastica che apparteneva a suo figlio prematuramente scomparso. Non aveva nessuna delle caratteristiche sotto riportate, ma ha funzionato.

Per cui, cercatelo con forza e amore il vostro amuleto prima ancora di sceglierlo solo perché ha le caratteristiche giuste secondo quanto riportato nei manuali. Chiaro?

Detto ciò, alcune caratteristiche standard da ricordare per scegliere un amuleto “classico”, in assenza di soluzioni tipo quelle di cui sopra, sono le seguenti.

L’amuleto deve riportare la forma o il disegno di un occhio: qui siamo tra i sistemi e i rimedi più celebri contro il malocchio. Famosissimo è l’Occhio di Horus di origine egizia e quello di Halla di natura islamica. In Medio Oriente si usa anche il simbolo della mezza luna e la Mano di Fatma che ritrae una mano stilizzata con un occhio al centro nel palmo.

Altri amuleti piuttosto potenti sono i coralli rossi.

Analogamente, ci sono pietre molto efficaci come l’Agata e il Turchese. La Corniola difende anche dalle interferenze delle anime dei morti.

Infine, si può utilizzare il fumo d’incenso per provare, ad esempio, a purificare una casa o migliorare la concentrazione durante la preghiera e i riti di guarigione.

Ripeto e concludo dicendo che se non ci si crede fino a dentro al nostro cuore, nulla potrà mai servire. Per cui anche l’amuleto perfetto potrà essere nullo se non si riesce intimamente e profondamente a riconoscergli un forte valore simbolico il quale, a sua volta, riesca a far scaturire in noi le energie giuste per combattere e guarire dal malocchio.

Con questo è tutto, per ora. Buona vita!

Maestro Thay

Ps. per apprfondire l’argomento, puoi leggere la pagina Wikipedia sul Malocchio oppure puoi consultare uno dei libri che riporto nella mia bibliografia generale.